il treno al venerdì è sempre pieno
e ora un posto vale tanto
quanto il regno di Francesco,
non mi sposto,
ho corso, per questo,
attendo un pretesto, e che il tempo faccia il resto,
mi conosco un 2%, per sentire quando sento,
brucio il fuoco dentro, e soffio ancora, spazio!
non sono ancora sazio
lascia sia per sempre, lascia scie contorte
è bello riacquistare l’equilibrio, in un giorno di delirio,
l’ultimo respiro e poi esplodo, giuro,
il senso unico dalla parte giusta,
raccolgo le mie cose, niente o poco più, subito pronto, bene il vento
un beat sottobraccio
e affronto l’altoforno
con la melodia del giorno
aggiungo, compongo,
il disegno senza sfondo,
il mio pozzo senza fondo,
ronzando calabrone tra un milione di persone.