Ora che devo partire
Ora che non sto a capire
Ora che cambio le pile
È ora e, non dopo domani
Ora che devo parlare
Ora che non sto a sentire
Ora che devo svoltare
È ora e, non dopo o domani
Non serve che risparmio
ogni lasciata è persa
non serve che mi sposto
ogni serata è festa
e se poi non dormo
no più non mi risveglio dai ricordi
dai morsi rimossi
che tornano alla carica dei cento e un rimorsi
con respiri corti ancora forti tra tutti i miei olocausti di gelati sciolti
che spreco, concordi?
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