Quei due. Senza contratti stabili di lavoro, certezze economiche, sostegni statali.

Con poche lire in tasca, si trasferiscono. Piccola città, piccola via, piccola casa. Niente in mano, cuore pieno.

Ora, si svegliano ogni mattina con un bacio che sorride alla stessa bocca.
Mentre il dovere sul comodino chiama, è ancora inverno, Per questo devono accendere il riscaldamento subito. Lo fanno a turno, più o meno una volta a testa. Ché l’obbiettivo è di quelli importanti. E arrivare in pigiama fino alla caldaia della cucina non è semplice. Anche se solo per pochi metri, fa freddo, manca l’equilibrio, non si vede nulla.
Poi, a missione compiuta, di corsa sotto le coperte. Ancora, qualche minuto. Per farsi abbracciare e riscaldare dall’amore rimasto al caldo. Dai complimenti per l’ardire e il coraggio. Dopo aver raccontato il viaggio.
Fino a che, si alzano dal letto, davvero. Per fare le cose da giorno. E chi dei due non ha partecipato all’impresa della vecchia caldaia, di solito prepara la colazione. Cioccolata, biscotti, tè, caffè. Yogurt e muesli. Frutta a volte.
Sembra quasi, che così sia più facile.

Quei due. Innamorati in una casa in affitto. Per vivere assieme, sicuri di nulla. Già da subito.

Immaginate d’estate…